Complesso Tommaso Carrieri: oltre 70mila euro in fumo

Complesso Tommaso Carrieri: oltre 70mila euro in fumo

L’amministrazione dimentica di richiedere le prestazioni previste dalla convenzione ed intanto elargisce alla ICOS un contributo extra-contratto di 40mila euro

Maldestramente corre ai ripari, l’amministrazione Annese, con la Delibera di Giunta Comunale n.228 del 18/10/2022, con la quale ratifica (?) un obbligo già previsto in appalto: quello della ICOS Sporting Club di fornire al Comune di Monopoli, per tutta la durata della concessione della piscina comunale, servizi gratuiti antimeridiani per un valore annuo pari a 30.000 euro a favore di alcune categorie sociali svantaggiate.

Certamente una buona notizia, se non fosse per l’altra faccia della medaglia che si cerca di dissimulare in maniera persino goffa: se si tratta di un obbligo previsto in Convenzione e in Contratto, perché fino ad oggi l’Assessore Cristian Iaia non ne ha chiesto il rispetto?

Tenuto conto che il mancato rispetto degli obblighi contrattuali non può essere liquidato con fantasiose giustificazioni. “Le limitazioni imposte dalle restrizioni finalizzate ad arginare l’epidemia da Covid-19”, che avrebbero impedito di applicare la clausola contrattuale sono cessate da diversi mesi e solo oggi si tenta goffamente di correre ai ripari per rimettere in carreggiata una situazione che è, evidentemente, sfuggita al controllo dell’amministrazione. Non solo per la mancata fruizione delle prestazioni antimeridiane per i soggetti svantaggiati: siamo ancora in attesa che l’assessore Iaia o il sindaco Annese ci spieghino come è potuto succedere che nella convenzione del project financing siano sparite dal contratto le tariffe agevolate per le associazioni sportive monopolitane per l’utilizzo dei campi, previste invece in Capitolato. Una “dimenticanza” che ha reso necessario un esborso ulteriore di 40mila euro per la città a favore di ICOS per permettere alle associazioni di continuare a fruire dei campi con le tariffe pre-convenzione. Un contributo che, visti i continui rincari sulle utenze, la città rischia di dover versare al gestore ogni anno.

Di qui la necessità di chiedere immediati chiarimenti sulle due questioni – e lo faremo formalmente con un’interrogazione consiliare – anche per per scongiurare il rischio che si consumi un illecito amministrativo. Una cosa però è sicura: gli oltre 70.000,00 euro persi. Chi ne risponde?

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