Il post del Sindaco che non c’è
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Care concittadine e cari concittadini,
questa sera voglio parlarvi di un sogno.
Si inseguono le immagini del nuovo ospedale di Monopoli. Ci sono umanità e passione, competenze e cura. E poi vedo l’antico nosocomio San Giacomo trasformato nel più grande presidio sanitario territoriale del sudest barese. In un unico luogo sono concentrati servizi e strumentazioni. Una casa della salute capace di dare avvio alla medicina di prossimità e di assistenza domiciliare.
Un Sindaco però deve agire oltre che sognare. Di fronte all’elevato numero di contagi in città, ho attivato un tavolo operativo con le forze dell’ordine per garantire controllo e vicinanza. Sì, le donne e gli uomini della polizia locale stazionerannoo tra le strade e le piazze. Vigileranno ma soprattutto saranno a disposizione dei cittadini per dare informazioni e per andare incontro alle richieste di aiuto.
Da domani riapriranno gli esercizi commerciali, grazie agli accordi stretti, questa notte, con le associazioni di categoria, che si sono fatte carico di stringenti misure di sicurezza e di autocontrollo. Resteranno chiusi i ristoranti e i bar. Sarà consentito loro l’asporto e la consegna a domicilio da dipendenti autorizzati e regolarmente assunti. La compensazione dei mancati introiti sarà garantita da ristori adeguati.
Ci stiamo predisponendo a un’accoglienza turistica compatibile con il contesto pandemico. Non è ancora tempo di movide incontrollate e di eventi con presenze oceaniche. Ci impegniamo a privilegiare un turismo stanziale e integrato, quello che gli stessi ospiti italiani e stranieri ci chiedono da tempo. Abbiamo investito cospicue somme di denaro in tamponi rapidi, che ci consentiranno un costante monitoraggio della situazione.
Infine, abbiamo inoltrato al Presidente della Regione e del Governo, la richiesta a nome della nostra comunità scolastica, affinché la pandemia inneschi un vero processo di riforma della scuola che riguardi non solo le modalità con cui tornare in presenza: più insegnanti e più aule per consentire classi di massimo 12/15 alunni, ma anche una didattica sempre meno trasmissiva e più formativa.
Con l’auspicio di potervi offrire presto concrete ragioni di speranza e ricompensarvi così della fiducia accordatami, vi auguro un buon fine settimana.”