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La memoria Γ¨ dedicata a lui π πππππππππ ππππππ.
Primo in ordine alfabetico dei 335 civili e militari italiani, trucidati dai tedeschi, il 24 marzo 1944. Il suo corpo riposa nel sacello 28 del mausoleo delle fosse Ardeatine.
Ferdinando era nato a Catania il 24 agosto 1924 da Gaetano e da Giuseppina Longo. Nell’ottobre del ’43, fu uno dei principali fondatori dell’Arsi, l’associazione degli studenti universitari, di carattere repubblicano e progressista, di cui facevano parte giovani di differenti opinioni politiche.
Studiava medicina, quando, il 24 febbraio, a seguito di delazione di due spie, fu arrestato e portato al commissariato di polizia di zona, dove subì sanguinose percosse. Un poliziotto fingendo di aiutarlo, lo invitò a scrivere una lettera al padre, per poter avvertire gli amici e rassicurare la madre.
Nando scrive così
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La lettera, confermò alle SS la sua attività partigiana e farà si che anche il padre venisse arrestato. Entrambi furono trasferiti nel carcere di via Tasso. Ferdinando subì numerose interrogatori a suon di botte durante la prigionia. Non svelò mai i nomi dei suoi compagni.
Aveva 19 anni quando, il 24 marzo del 1944, fu trasportato alle Ardeatine e trucidato.
Il suo “intimo amico” era Michelangelo (Lino) Papio.
Foto 1 Ferdinando Agnini
Foto 2 Lino Papio (vestito di bianco) accanto a Ferdinando