Appello per il terzo settore
Gentile Presidente Michele Emiliano,
il variegato mondo del Terzo Settore, uno degli attori capace di rendere la Puglia una regione straordinaria, collaborando a coprire quelle mancanze e quelle esigenze che la attraversano, è stato durante il lockdown tra i protagonisti della resistenza sociale sotto tanti e diversi fronti: sociale, sanitario, culturale, della formazione
In un tempo assai breve, il ritorno dell’emergenza pandemica sta chiedendo nuovo impegno e nuovi sacrifici, a cui il mondo del non profit non si sottrae, e non si sottrarrà.
Questo lavoro straordinario merita un’altrettanta straordinaria attenzione politica e istituzionale che nel recente passato, nonostante gli sforzi di alcuni funzionari e alla luce delle importanti riforme varate dallo Stato (D.Lgs. 77/2017 “Riforma del Terzo Settore”), non sempre è stata adeguata.
La delicatezza del tempo presente, in cui molte realtà faticano ad andare avanti e altre sono costrette a mettere in discussione la propria stessa esistenza, richiede di costruire un percorso che rimetta il Terzo Settore al centro dell’attenzione istituzionale della Regione Puglia, indicando precisi responsabili politici e amministrativi, nonché obiettivi e strategie.
È vitale che si costruiscano dei bandi per dare linfa a tutte quelle realtà che operano nelle difficoltà dei territori facendosi trovare pronte per la nuova emergenza. Ciò sarebbe più che mai possibile, sfruttando le risorse ex art.72 della Riforma, che mettono a disposizione della Regione Puglia 2milioni e 600mila euro a cui si aggiungerebbero i resti non spesi negli anni precedenti, pari ad altri 4milioni di euro.
È vitale rinforzare le realtà assistenziali del mondo sanitario che, non solo si stanno adeguando ai nuovi protocolli, ma che rivestono un ruolo sempre più importante per la medicina territoriale e nell’esperienza di tantissime famiglie pugliesi.
È vitale promuovere le tantissime realtà culturali e di aggregazione, che svolgono un imprescindibile compito sociale nei nostri paesi e nelle nostre città, sempre e tutti i giorni, e non solo sotto l’attenzione dei flussi turistici.
È vitale sostenere le organizzazioni impegnate nella formazione, formale e informale, che rappresentano l’impalcatura del welfare sociale di intere realtà territoriali.
Tantissimi di questi enti del Terzo Settore sono allo stremo delle forze tra chiusure, affitti, utenze, fisiologica diminuzione delle donazioni e con misure di sostegno che spesso non esistono o hanno tempi che non vanno di pari passo con la realtà.
L’appello del Forum del Terzo Settore dello scorso agosto è una pietra miliare della discussione pugliese sui temi sociali, rimettendo al centro il welfare di comunità, lo sport per tutti, la co-programmazione, la formazione permanente e il ruolo dei servizi socioeducativi nella crescita dei territori. Si tratta di un investimento di sicuro avvenire: quello sulla persona, sulla comunità, sulla felicità.
Siamo ben consci che il rinnovato dialogo con il Forum del Terzo Settore è frutto della volontà della Regione Puglia di aprire una pagina nuova di questa storia, e ne siamo contenti. Ma se di pagina nuova deve trattarsi, è fondamentale che debba reggersi su una struttura istituzionale solida e su precise responsabilità politiche, in grado anche di reclamare spazio laddove questo dovesse esaurirsi in velocità ed incisività. In poche parole: un assessore e una struttura dedicata. In parole più semplici: responsabilità. Non ci interessa tirare per la giacca il Governatore verso questo o quel nome ma fare in modo che siano riconosciute in Giunta i contenuti e lo stile delle politiche di sinistra. Non c’è il desiderio di dare preminenza alle suggestioni di chi per 10 anni ha guidato la regione. Si tratta di dare fiducia a chi la rivoluzione gentile l’ha saputa fare con ogni pugliese partendo dagli ultimi e da chi non ha voce.
Con cordialità
Mariangela Mastronardi
movimento Manisporche
candidata in Puglia Solidale e Verde