Annese, la sua Amministrazione e i doni di fine anno
Nel quartiere Pagano, dopo la devastazione della Pineta di via Grandi, il doppio rifacimento della rotonda di via Puccini (2 opere pubbliche realizzate da un Privato per propria utilità ma pagate da tutti i cittadini) e la presenza invadente di un capannone industriale al centro di un’area residenziale a pochi metri dal mare, si profila un altro scempio urbanistico e sociale.
Si tratta di una pista ciclabile, progettata dall’impresa privata all’esterno di un’area di sua edificazione, che con i suoi circa tre metri di larghezza, esonda nell’area di sedime della viabilità pubblica preesistente con grave pericolo per la viabilità e per il transito dei pedoni.
Lungo un centinaio di metri, a partire dalla rotatoria, via Ludovico Ariosto perde decine di posti auto e diventa una striminzita carreggiata a due corsie, stretta tra i marciapiedi laterali.
Ma non è tutto. L’insensato progetto privato, con la complicità politica di approvazioni amministrative avvenute, sempre e solo in Giunta, entra con le sue “bretelline ciclabili” anche nelle vie Achille Grandi e Giacomo Puccini che, a rigore, sono destinate a subire la stessa sorte di via Ludovico Ariosto.
In conclusione, è evidente che senza un progetto organico di viabilità lenta, quel breve tratto di pista ciclabile servirà solo a cancellare moltissimi parcheggi e la comodità di alcuni dei pochi assi stradali in città degni di questo nome.