Quello che non vi dicono sulla demolizione della Modugno
Le cose da decidere sul futuro dell’area sono poche e piccole
Ciò che sorgerà al posto della scuola “G. Modugno” sarà deciso con un percorso partecipato: Falso
Le aree interessate dal percorso partecipato (vedremo se sarà tale) sono quelle che fanno parte del progetto presentato nell’ambito del Fondo Ministeriale “PinQua”, uno schema d’assetto di base che riguarda Via Procaccia e la zona INA Casa. Sono esclusi l’ex deposito di minibus elettrici e l’ex palestra della “G. Modugno”, i cui interventi sono finanziati attraverso fondi GAL, a cui si ha accesso con progetti già definitivi. In tali siti ci saranno rispettivamente “La casa del pescato” e una piazza, senza possibilità di modifiche.
Al posto della ex scuola “G. Modugno” ci sarà finalmente un po’ diverde: Falso
Il progetto definitivo, presentato nell’ambito dell’intervento 3.3 “Infrastrutture pubbliche per la fruizione di aree marine e costiere” del GAL, prevede la realizzazione di una piazza in cemento con pochissimo verde, con dei paraventi laterali che non faciliteranno la vista mare.
Costerà al Comune di Monopoli circa 850mila euro, di cui 180mila finanziati con l’Avviso Pubblico del GAL, mentre i restanti 670mila sono presi direttamente dal bilancio comunale. Forse quei 670mila potevano essere utilizzati per altre priorità.
L’area pubblica che sorgerà al posto della ex scuola potrà avere funzioni pubbliche ulteriori, ad esempio un’arena per concerti: Falso
L’intervento 3.3. del GAL ha come obiettivo “la realizzazione di opere infrastrutturali che attraverso la riqualificazione, tutela e valorizzazione di aree marine e costiere concorrano a restituire le medesime agli operatori della pesca”. L’unico modo per far finta di collegare questo progetto all’intervento GAL è quello di fare una piazza e chiamarla, ad esempio, “Piazza del pescatore”. Poi cosa c’entri una piazza con dei soldi che dovrebbero essere dedicati alla pesca (ad esempio per co-realizzare un mercato ittico coperto) non è lecito saperlo.
Senza la demolizione della ex scuola il comune avrebbe rischiato di perdere gli altri finanziamenti: Falso
L’altro finanziamento del GAL riguarda esclusivamente l’ex deposito di minibus elettrici, mentre lo schema d’assetto dell’ex progetto “PinQua” non interviene sull’area sedime della scuola.
Nonostante esista un pesante contenzioso in corso, l’unico vero motivo per accelerare con la demolizione è spendere quei fondi comunali che l’Amministrazione non aveva saputo destinare ad altro.