La regione blocca il progetto Solemare al porto

La regione blocca il progetto Solemare al porto

Circa due settimane fa La Gazzetta del Mezzogiorno, riportava le perplessità avanzate dalla dott.ssa Barbara Valenzano, Dirigente del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio, in merito alla procedura di svolgimento dell’Accordo di Programma sul progetto della Società Solemare – un imponente intervento di edilizia residenziale che interessa 4 ettari e mezzo di superficie nel cuore del porto di Monopoli – e la sua volontà di verificare meglio alcuni aspetti dell’iter ormai giunto alle battute finali.
Non conosciamo le ragioni che l’hanno indotta a dare un colpo di freno a un progetto – tanto spregiudicato quanto tenuto lontano da qualsiasi controllo della Comunità monopolitana – portato avanti con il passivo beneplacito delle Amministrazioni Romani e Annese.

Vorremmo dire alla dott.ssa Valenzano che ha fatto benissimo ad accendere i riflettori su un progetto, dalle importanti quanto trascurate ricadute urbanistiche, che poco ha di “riqualificazione” e nulla del “preminente interesse pubblico”, come invece richiesto dalla legge in termini di “assoluta imprescindibilità”.

Si tratta di circa 38 mila metri quadrati da edificare per complessivi 390 appartamenti, con relativi parcheggi e servizi commerciali, a fronte dei quali non vi è stata alcuna adeguata compensazione. Gli Amministratori locali, in 5 anni di solitaria progettazione privata, non hanno apportato alcun contributo a favore dell’interesse pubblico e hanno assunto tutte le richieste e le pretese avanzate dal privato, dimenticando che la maggior parte dell’area, due ettari e mezzo, sarebbero diventati proprietà comunale e permettendo che la Solemare vi posizionasse migliaia di metri quadrati di edifici commerciali privati. Tale introduzione di volumi privati nella parte pubblica impedirà qualsiasi utilizzo pubblico significativo dell’area e condizionerà irrimediabilmente future sinergie operative tra Autorità portuale e Comune. Gli uffici regionali e la Soprintendenza sono stati incalzati dall’Amministrazione e dal Privato per mesi e per anni, a perseguire la strada da loro tracciata senza una visione di insieme e senza alcun impegno a contemperare nel progetto i benefici privati con quelli pubblici.

Se da un lato rappresenta un segnale di speranza per l’intera Comunità monopolitana la rinnovata attenzione della Regione Puglia nei confronti del progetto Solemare, lascia invece perplessi e interdetti l’esternazione del Direttore del settimanale Fax e dell’emittente Telenorba il quale, dopo aver difeso a più riprese l’intera iniziativa, in un editoriale di pochi giorni fa, giunge ad affermare che il progetto della Solemare sarebbe in grado di risolvere anche le difficoltà di convivenza tra flussi turistici e residenti nel centro storico di Monopoli in quanto “potrebbe assorbire, se non tutta, gran parte della vita che adesso anima il Borgo. E sarebbe una salvezza. Per tutti”. E conclude invitando il Comune a “sollecitare la Regione a dare un’accelerata all’approvazione definitiva del progetto”.

Al dott. Magistà vorremmo sommessamente confidare che nella parte pubblica dell’area il progetto non consente affatto di realizzare quanto da lui auspicato e il non aver inserito nel progetto né i tracciati infrastrutturali né i cospicui parcheggi – più volte suggeriti a Privato, Progettisti e Amministratori – impedirà qualsiasi allentamento della “pressione” sul Centro storico, sia nella direzione del porto sia in quella del “Borgo ottocentesco” intorno a piazza Vittorio Emanuele II, vero bacino naturale di espansione dei flussi turistici, a cui oggi è impedito di svolgere tale ruolo proprio a causa del traffico e dei parcheggi. Come ben sanno tutti i cittadini, i turisti e i commercianti del quartiere.

Angelo Papio
architetto e consigliere comunale del movimento “manisporche”

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