Risposta a Campanelli, Leggiero e Rotondo
Gentili consiglieri Campanelli Leggiero Rotondo e Laneve,
la delibera del Consiglio Comunale di Monopoli sul Piano Casa, da voi promossa e approvata, è una delle pagine più controverse della politica locale.
A seguito dell’abrogazione degli articoli della Legge Colonna relativi alle premialità, il punto della delibera sul contributo straordinario da tradurre in edilizia popolare è diventato illegittimo e, in quanto tale, inapplicabile. Cosa resta della delibera del Consiglio Comunale? Una delibera totalmente invalida o valida parzialmente per la illegittimità del contributo straordinario?
La questione è di scarso interesse perché purtroppo in entrambi i casi il Piano Casa risulta, ad oggi, pienamente applicabile a Monopoli e, soprattutto, senza premialità per la realizzazione di nuove case popolari.
Un risultato molto diverso rispetto alle dichiarazioni ingannevoli della maggioranza che ingigantivano l’attenzione sull’edilizia popolare nel tentativo di giustificare quella che noi, ancor più ora, continuiamo a definire una delle più grandi speculazioni edilizie della storia della nostra città.
Questo perché le reali pochissime case popolari in premialità (numeri molto diversi da quelli snocciolati dalla maggioranza) non giustificavano l’inesorabile stravolgimento di aree che il PUG destina ad altre funzioni.
Qualunque gestione corretta della cosa pubblica impone il ritorno in aula, da noi già richiesto sin da agosto, quantomeno per coerenza rispetto a una delibera presentata ai cittadini come nettare sociale e che oggi di sociale non ha più nulla.
Al di là delle posizioni diverse sulle quantità edificabili, l’obiettivo comune del dibattito in Consiglio era stato limitare gli eccessi consentiti dall’attuale norma regionale. Quindi, per evitare sia il tradimento della volontà espressa dalla massima assise cittadina sia la conservazione di una delibera ormai illegittima e svuotata di senso, saremo noi a richiedere ufficialmente la convocazione di un Consiglio Comunale che possa ridiscutere il testo di una nuova delibera.
Allora la domanda è questa: sarà in grado la vostra maggioranza, con posizioni diverse sul tema, a raccogliere il confronto e a dimostrare che la propria delibera non era solo strumentale a far accettare ai monopolitani una proposta di speculazione edilizia di tali dimensioni?
Angelo Papio
architetto e consigliere comunale del movimento “manisporche”