Aree blu. Monopoli non è più dei monopolitani
I numeri presentati in pompa magna dall’Amministrazione Annese, relativamente alla nuova gestione delle aree blu sono, come al solito, fumo negli occhi. La riduzione degli stalli e l’aumento della percentuale di guadagno che entra nelle casse comunali sono solo una parte delle novità introdotte con la nuova gestione. Si tratta di procedure amminstrative che prendono un corso diverso rispetto al passato sulla base di scelte tecniche operate dal Dirigente della ripartizione.
Vanno però osservate attentamente le scelte politiche che stanno dietro alla nuova gestione. Ancora una volta, danno la dimensione di una Amministrazione che punta a marginalizzare le possibilità dei monopolitani di “vivere” la propria città a favore di frotte di turisti, o meglio di visitatori, per cui tutto è dovuto e ogni cosa è lecita.
Un esempio per tutti: in relazione agli stalli stagionali in prossimità delle aree balneari (zona Capitolo e via Procaccia) si permette l’uso degli abbonamenti alle strutture ricettive in favore dei propri ospiti ma non si permette ai monopolitani residenti e titolari di abbonamento, di poterne beneficiare, costringendoli a dover pagare (oltre all’eventuale abbonamento) anche la tariffa oraria che, soprattutto nella zona balneare cittadina e nell’area più vicina al centro storico arriva ai 2 euro.
A questo si aggiunga la scelta di non differenziare i giorni festivi nella stagione invernale da quella estiva e la previsione di un’unica fascia giornaliera per il periodo da Giugno a Settembre che va dalle 8 di mattina all’una e mezza di notte che costerà ai cittadini fior di quattrini.
Se mai qualcuno avesse avuto il dubbio, l’amministrazione Annese tira dritto verso il suo obiettivo: fare di Monopoli una città ad esclusivo appannaggio di turisti e forestieri, limitando anche la possibilità di fruire dei parcheggi nelle zone balneari, dopo aver ridotto all’osso le aree di balneazione libera.